Altre Verità

«Qui c’è il pianeta Terra»

Sto lavorando a un romanzo. Bisogna che mi ci metta prima di aprire i social, di collegarmi al mondo.
Di solito mi alzo, faccio colazione, mi assicuro che i figli siano bravi. Il telefono è una custodia che dorme, sul banco della cucina. Se compio l’errore di guardare Facebook, se ho lasciato Chrome aperto, i suoi tab come quelle file di lenzuola ai balconi, allora poi non entro più nel testo.
Stamattina è stato difficile. Avevo sognato Patrick vicino al portone del condominio. Non lo varcava, stava lì, guardava oltre il vetro: «Qui c’è il pianeta Terra».

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Altre Verità

Country roads

Ripenso a quelle sere dal collega di cui mi ero invaghita, a come tenevo la nota quelle volte. Come la mano di uno sposo, come la testa di un neonato. Ferma, alta. Non potevo lasciarla cadere.
Ale mi guarda. Siamo lui e io, che cantiamo. Dan suona, spazzola le corde, le pizzica, le rilascia.
“Canti bene.”
“Anche tu.”
Non devo pensare alla vergogna. Ai suoi cuscini allineati sul divano accanto al chitarrista. A quel finto guizzo creativo di due mattoni lasciati a vista. Ai miei figli di sotto, alla madre che sono. Che potrei essere pure la sua, di madre. Quasi