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Maternità

Piccoli passi

Ogni giorno vedo il buio che avanza, queste mattine sono sempre più timide, si accendono le luci prima ancora di uscire dalla stanza, non trovi le ciabatte, non becchi al volo la maniglia della porta. Ogni mattina vedo il buio che avanza e so che non cammineremo più.

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Altre Verità

Novità e solitudini

Aspetto lo scatto, la fine della canzone. Corro giù per lo sterrato, e poi su, oltre il ponte con le sue acque agitate. La mulattiera delle lumache senza guscio, delle grandi cacate di cavallo. Saluto il cavallo nero che chissà “dov’è andata la sua mamma?” e finalmente sono di nuovo a casa. Sulla porta c’è un cuore di campanelle. Scodinzola come un cane quando arrivando la apri.

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I beffardi

La primavera… prima viene, meno è vera

Indotta all’uscita da un sole promettente, chi poteva recarsi all’attiguo parco anzitempo?
In mezzo al silenzio secondo solo a quello di un monastero di clausura, abbandonati i sicuri marciapiedi dove le sole sfide si configurano in resti mal composti di bisogni canini, lasciate a casa le incombenze e la (troppo) facile routine di un Masha e Orso pre-sonnellino della petite… Chi poteva, se non io, essere così ingenua da canticchiare: “È primavera, svegliatevi bambine!”?

Maternità

Egoista

Sono una piccola donna egoista, ti calo nel passeggino e ti porto fuori per me. Perché se non scrivo cammino. E allora sto bene.
E non ti posso lasciare a casa perché sei troppo piccola. E poi ho bisogno di te, del tuo universo parallelo a questa commediola adulta del mondo.

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Maternità

L’amore non sa tutto

…So che serve anche il silenzio. Che per un po’ si scivoli nell’abitudine, la noia breve che apre ad altre scoperte. So perfino che inciampare nei lamenti, piccole battaglie, litigi tra fratelli, fa parte del gioco. Anche in vacanza.
Ma l’amore non sa tutto…

Maternità

Tutto quello che mi serve

Ho inforcato la via per Cesano. La fretta falciava la strada. Nuvole come chiasso nel silenzio, la pioggia trattenuta come un respiro.
Camminavo con l’urgenza dietro, il passeggino davanti. Sono felice di spingerlo: mi appoggio, sembra un conforto.
Guardo Isabelle, la sua testa ingenua e chiara, sottile come i suoi capelli. Ignara: tu resta buona, rimani così. Una certezza vincolata al qui e ora…

Maternità

Esco a fare due passi (un titolo preso al Volo)

Non ti dirò che ero già uscita con l’idea di andare lontano. Molto lontano. Che mi sono portata i cracker, come sempre, più la bottiglietta dell’acqua anche se non sai bere a canna, sperando così che tu tenessi duro, legata nel passeggino come un salame, il pile esagerato, ma ti ho tenuta così perché temevo che, se mi fossi fermata …