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Maternità

Bagnarsi di libertà

Vedi chi passa guardare, luccicare per questi bimbi. Vedi altri bimbi prendere l’iniziativa incoraggiati dallo spettacolo. Vedi genitori smettere di tenerseli addosso, di premurarsi in quell’automatico «stai attento, non ti bagnare troppo». I bambini, invece, non vedevano niente. Oltre quelle fontane.

Maternità

I bambini sono follie permesse

Con mia figlia per mano e quella pecora che sembra Shaun ma non lo è, lì nel balcone che fa rima col mio cuore, mi sono fatta un pezzo di strada, l’uscita da scuola di Patrick, il ritorno, e poi la parrocchia. Non un solo attimo ho dovuto cacciare la vergogna. L’unica cosa che di tanto in tanto riaggiustavo era la pecora che non è Shaun.

IntermezziMaternità

Il bambino che giocava con niente

Solo che il ragazzetto ha proprio preso gusto, e adesso la sua polvere se ne va oltre la siepe, arriva nebulizzata sui genitori ancora in attesa, quelli obbedienti che il nastro non lo valicano.
– Ehi, però, non sollevare la polvere.
Glielo dico così. Con un bel punto fermo, senza esclamazioni. Però robusta.
Quello si ferma, si siede. Non osa più niente.

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Maternità

I bambini Swarovski

Non so perché hai scelto questo mestiere, dove obbligherai bambini figli del vento, del gioco, degli azzardi…
a diventare Swarovski.

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Maternità

Lasciate correre i bambini

Corri, piccolo, corri. È adesso il tuo momento.
Avrai tempo per fermarti, poi. Quando per mille luoghi correrai, cresciuto. Da mille scapperai. E la tua corsa avrà sempre una ragione.

Correrai per andare al lavoro, in ritardo, prendere al volo quel bus, e giù in metrò, divorando i gradini a due a due.
Correrai indietro, a inseguire chiavi dimenticate in una scodella smaltata all’ingresso di casa.