Forse Isabelle ti salterebbe addosso nello stesso modo, scrutare dalla finestra, non darti il tempo nemmeno di sbottonarti la giacca, arrivare come uno scroscio, un applauso, sempre: farti eroe.
 Anche se tu arrivassi col viso chino, il nervoso, i toni duri dell’ufficio.
 Ti chiamerebbe, da un capo all’altro della casa: “Papàààà!”, anche se tu non corressi subito, se restassi affogato, intontito, nel mac.
 Patrick trascorrerebbe ore intere a scrivere le sue storie, riempirebbe quaderni grandi anche se fossi io e non tu, a comprarli
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