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Maternità

Dove cominciano i figli?

Mia madre ci teneva due mesi secchi qui in montagna: sì, proprio dove siamo adesso, in questo paesino che si veniva su gli ultimi di giugno. Capitava che era il 29, me lo ricordo perché è il suo onomastico. Le donne gonfie dei covoni di fieno, noi bimbi muti per quattro ore di viaggio, le canzoncine, i cracker sui sedili. Avremo rotto i coglioni come li rompono tutti i bambini, immagino. Però arrivavamo e io mica mi ricordo una sola voce alzata, un pianto: io mi ricordo le donne e i covoni.

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Maternità

Perché ci arrabbiamo così forte coi figli?

L’afferro, la porto di là, in un momento solo, lei è a letto gonfiata dal pianto come una vela, la mia voce si strappa.
Penso che non mi sono mai arrabbiata così con nessuno. Penso alle grandi battaglie. Gli ex fidanzati, mia sorella, mia madre.

Maternità

Non credere mai che non ti ami

Sbufferò come sbuffano tutte le madri: per ragioni valide e altre invalide. Dimenticando che ciò che più invalido è la tua fiducia. Ma tu non credere mai che non ti ami.
Non crederlo quando sbaglierò faccia. E sbaglierò risposta. Quando spenderò un mucchio enorme di parole per dirti un solo no. Quando invece tacerò il solo sì che avresti voluto.

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Maternità

Il grande spettacolo

È un grande guaio, stare sempre sotto i riflettori. Le emozioni sono attori che non imparano mai la parte. E se le camuffi tanto i bambini là in sala le sgamano subito.

Maternità

Le tue mille, buone ragioni

Sei rimasta a metà, tra il palo dove ti ho costretta, e la sacca vuota del mio silenzio. “Adesso stai lì e ti calmi!” ti ho ordinato, la voce ferma, le mani che stringevano il passeggino con tua sorella, e il cuore che scalcia. Hai gridato mamma! con tutta la forza di cui eri capace, il tono isterico che mi trattiene dal tornare indietro.
Potrei pensare che ormai sei questo: un grido di dolore o rabbia, la rabbia di cosa, un capriccio che si impunta su sciocchezze da poco, così…