Altre Verità

Quello che siamo

MI DARANNO DELL’IDEALISTA. MA NON SONO IO, IDEALISTA: SIETE VOI, CHIUSI NELLE MENTI, CHE HANNO ORDINATO IL MODO DI VIVERE, CHE HANNO CREATO UN SISTEMA DOVE TUTTO È PRECONFEZIONATO E NESSUNO GRIDA: CHE L’IMPERATORE È NUDO

 

Mi chiedo perché viviamo liberi solo in vacanza. Perché abbiamo creduto che la vita sia dovere e poi la gioia sia solo un mese all’anno.

Oggi al Parc de Loisirs c’erano famiglie felici, pace, sole, il laghetto, bimbi sulla spiaggia. Un mondo sereno e in armonia. In vacanza diventiamo migliori, perché siamo liberi dai doveri. Se ognuno di noi vivesse così sempre, il mondo sarebbe un posto migliore. Qualcuno obietterà “non si può fare sempre quello che si vuole”, ebbene ribatto “non si può fare quello che si vuole solo un mese all’anno”.

Vuol dire vivere la nostra natura e gioia un dodicesimo della nostra esistenza.

Vuol dire credere che siamo nati per caso, per faticare. Certo, perché è così, direte. Ma io dico: è così perché così pensiamo debba essere. Se ognuno scoprisse e coltivasse i propri talenti e guadagnasse da quelli, vivrebbe con passione. Il confine tra vacanza e no sarebbe solo dato da qualche scadenza, ma sarebbero modi più o meno strutturati di vivere la gioia. Avremmo lo stesso malattie e tragedie, ma un cuore aperto in cui fluire nella naturalità delle cose. Che non è la fatica che crediamo. Anche i luoghi: perché accettiamo di vivere confinati in blocchi di cemento?

Ogni volta, alla fine delle vacanze, io mi riempio di interrogativi. Le domande non mi vengono a Capodanno, o a settembre perché settembre. Mi vengono quando si chiude la gioia. Come l’argenteria dopo la festa, la riponiamo nell’armadio. In attesa del prossimo anniversario.

Che anni devi compiere, cosa devi sudare, quale figliol prodigo deve rincasare per sfoderare il diritto a essere felice?

Mi daranno dell’idealista. Ma non sono io, idealista: siete voi, chiusi nelle menti, che hanno ordinato il modo di vivere, che hanno creato un sistema dove tutto è preconfezionato e nessuno grida: che l’imperatore è nudo.

L’imperatore è nudo, smettete di dire che questa è la vita, che tutto sommato basta la salute, che ti basta qualche piacere, un aperitivo e una scopata il sabato. Che sei fortunato perché hai un tetto sopra la testa, che è normale alzarsi a suon di sveglia e mandare bambini a scuola a suon di campanella e voti. Che si lavora per potersi pagare quel solo mese di gioia, che il bello è potersi comprare un SUV.

Sei fortunato perché hai questo mondo, perché la natura è meravigliosa, perché sei nato per goderne, perché

se il cuore cerca la gioia vuol dire che è nato per quella, come la pianta cerca il sole.

Lo sai come crescono gli alberi, anche sul terreno più scosceso? Ci hai mai badato? Io sì, ne ho visti tanti, ma solo quest’anno mi è così chiaro: gli alberi, per quanto ripida la rupe, crescono dritti verso il cielo. Allora se può farlo un albero, perché noi viviamo verso il “sole” solo ad agosto?

Qual è stata la gioia più grande che hai avuto? Quando ti sei innamorato? Quando hai messo al mondo tuo figlio?

E cosa ti serviva, lì? Cemento, sicurezza, un SUV, il weekend con la birra in mano, la gita fuori porta, la vacanzina ad agosto?

Hai mai guardato come vive un bambino?

Non l’hai capito che i momenti più felici erano quelli che non potevi controllare, quelli fuori dalla griglia, fuori dalla mente?
Non hai mai visto che, in quei momenti, ti somigli di più?

Non è lo “spirito della vacanza” di cui si riempiono rubriche da due soldi a settembre, che dobbiamo portare al rientro dalle ferie. È lo spirito. E basta. È quello che siamo. La vacanza, è quello che siamo.

Pensieri rotondi

Qualcosa di nuovo?
Ti avviso io: a caso, quando capita, una vetrina degli ultimi post!

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