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La matematica della maternità

PER OGNI RIMORSO, OGNI RITARDO, OGNI RICORDO. OGNI PAROLA CHE COMINCIA IN RI: RI COME LO RIFARESTI. COME RINGRAZIO LA VITA.

 

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Per quelle volte che hai pensato sono una madre di merda. Nonostante le sfumature di colore.
Per le volte che ti sei detta Non ce la faccio più.
Per quelle, ancora peggiori, che l’hai detto davanti ai figli, ai loro occhi puntati su come due ali sempre pronte per il decollo.

Per le sere che hai implorato tuo marito “Portali fuori”, neanche fossero cani da pisciare al parco. E poi ti sei seduta al pc, davanti allo schermo che ronza e tace, tace e ronza, e hai creduto in quell’acquario muto dove anneghi parole, come al più amabile dei guru.

Per le mattine di domenica che vorresti fosse già lunedì, scappare al lavoro, liberare la casa dai figli che riempiono le scuole.
Per le sere che è finalmente venerdì, e ti aspetti grandi cose. Per le grandi cose, che non arrivano, e mentre pulisci casa pensi che in fondo il fine settimana ti sbatti come ogni altro giorno.

Per quelle volte che fai contatto col divano, che appena il tuo sedere sfiora la seduta un figlio chiama, un altro rovescia qualcosa, il piccolo è già sveglio. E il libro di cui hai letto dieci volte solo le prime sei pagine torna irrimediabilmente sul tavolino.

Per tutti i pasti che hai visto da sotto il tavolo: non per la gioia di una nuova prospettiva (puoi provare a vederla così, ma non durerà molto), ma perché c’è più cibo in terra, da raccogliere piegata a novanta, di quanto companatico avessi ingenuamente disposto sulla tovaglia.

Per quella volta che finalmente siete partiti: bagagli fatti, figli seduti sui seggiolini a cantare Il coccodrillo come fa, briciole di cracker che infestano i sedili, e arrivati a destinazione hai avuto la sorpresa di un bambino malato.

Per ogni rimorso, ogni ritardo, ogni ricordo. Ogni parola che comincia in RI: RI come lo RIfaresti.
Come RIngrazio la Vita.

RI come RIuscire: la matematica della maternità è che nonostante mille sottrazioni, i conti tornano ancora.

Qualcosa di nuovo?
Ti avviso io: a caso, quando capita, una vetrina degli ultimi post!

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Commenti 6

  1. Valeria

    Grazie per il tuo commento. Grazie per il tuo post. Ero già passata da qui, sai? Arrivata da chissà dove, soffermata per un breve passaggio, poi ritornata al mio caos quotidiano, ti avevo persa! Ma questo post già mi aveva emozionato così come il tuo blog…felice per averti ritrovata! 😉
    A presto,
    Valeria

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      Maddalena

      Alla fine, per quanto caos creino i figli, in verità riordinano col loro amore imperativo 🙂

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