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I beffardiMaternità

Giulio Coniglio e Milano Ristorazione

CARO NUTRIZIONISTA, SII REALISTICO

 

Ciao Giulio,
ho deciso di chiamarti così.

Ogni sera mia figlia e io guardiamo Giulio Coniglio alla tv, e non c’è mattina che non ci ripensi quando arrivando all’asilo di corsa con la tua cliente nonché mia assistita (mia figlia appunto) mi trovo dinanzi all’oracolo del tuo menu appeso all’ingresso.

Parliamo di alimentazione consapevole: oggi tutto deve essere “consapevole”. Maternità consapevole, turismo consapevole, sesso consapevole…

Ma sei consapevole che i due terzi di quanto da te gentilmente proposto imposto e da noi puntualmente pagato viene lasciato in omaggio ai cassonetti?

Una volta (facevo la segreteria) la mia capa mi disse tu punta in alto (il che è tra l’altro paradossale considerato che ero Assistente di direzione e facevo poco più che reception): “Chiedi 10, a scendere fai sempre in tempo”.  Ordunque intuisco le nobili ragioni che spingono qualche superbionutrizionistaradicale a tentare il bingo. Ma dopo enne tentativi finiti nei cestini direi che sia il caso di riformulare l’offerta in base alla domanda.

Allora ecco alcune semplici verità: ai bambini non piacciono i broccoli, né i cavolfiori gratinati, né i gusti troppo amari, salvo rarissime eccezioni; ai bambini non piacciono i finocchi crudi (e anche pochi adulti li apprezzano), né gli può fregare che il budino sia equosolidale; se hai già stabilito una favolosa zuppa di ceci come prima portata, inutile poi mettere la verza come contorno al secondo, a meno che tu voglia dei palloncini aerostatici al posto degli infanti. E sfidare il palato con sapori notoriamente difficili anche per noi “grandi”; lo stesso si dica per la minestra di farro, cui fai seguire zucchine al forno in un tripudio di fibre.

Ai bambini la verdura non piace: capisco le buone intenzioni, ma se anziché “verza e carote julienne” (cito) o l’improbabile frittata ai porri offrissi dei semplici spinaci al burro forse potresti avere qualche possibilità.

E qui veniamo al sempreverde. Mia madre dice che è perché costano poco: le carote.

Va’ che le carote crude le mangiano solo i conigli.
Nel tuo attento menu esse compaiono due volte a settimana, rigorosamente a tronchetti o a julienne.

Che poi, se becco questo Juli, gliene dico quattro.

Le mamme prendono da scuola bambini affamati, le più docili hanno già con sé una sportina con dentro il rancio. Una volta – ingenuamente – pensavo fosse un modo per sdebitarsi col cucciolo per la lunga separazione e riconquistarlo all’istante con quel piccolo cadeau. Poi mi sono ravveduta: non è un vizio, è che quelli muoiono di fame. È che li prendi alle due per portarli a casa per il sonnellino e devi comunque passare in cucina.

– No, amore, non ti do niente: dovevi mangiare all’asilo.
– Ma io ho fffame!
– Non hai mangiato niente?
– Sì, il pane e l’acqua.
– E poi cosa c’era?
– Crocchette di lenticchie e frittata di verza.
– Tieni, amore, mangia un buon pane e Nutella.

Perché a quel punto l’istinto materno, o qualsivoglia senso di pietas, prende il timone, e fanculo lo slancio nutrizionale.

Allora, Giulio (dal coniglio e dal Juli delle carote), prova a riflettere:

l’ideologia non ha mai salvato nessuno. Ce l’hanno insegnato secoli di storia. Ce lo ricordano i bambini. Usa un minimo di pragmatismo, sii realistico.

Quei piccoli umani annusano menu sapienti, siedono a tavole invidiabili, specchio di tabelle nutrizionali d’eccellenza. Poi escono di lì e affogano in un panzerotto.

Qualcosa di nuovo?
Ti avviso io: a caso, quando capita, una vetrina degli ultimi post!

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Commenti 10

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  1. Marzia

    Tutto vero!
    Ci vorrebbe il coraggio di “tornare indietro”, ai piatti della nostra tradizione che sono quindi anche i sapori della cucina casalinga non nel senso di fatta in casa ma nel senso di abituale, di casa nostra!

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      Maddalena Capra Lebout

      Ciao Marzia! Ho corretto 🙂 Io capisco anche l’introduzione di cibi non strettamente tradizionali, tutto sommato ci sta, non sono nemmeno frequenti: è proprio che chi stila questi menu si basa unicamente sui fabbisogni nutrizionali ideali e, evidentemente, non sa cosa sia un bambino… A presto, grazie per il tuo commento!

  2. Marzia

    Sbagliato a scrivere: tornare AI PIATTI …
    Scusate…pensavo una cosa e ne ho scritta un’altra con scrittura veloce. Si può correggere?

  3. mamma avvocato

    Ah ah ah! Guarda, la scocciatura di averli affamati dopo il pranzo a scuola, che nel mio caso era già iniziata al nido, la condivido. Il resto però lo vedo sotto un’altra ottica: siccome ci pensa lo Stato a proporre ai nostri pargoli menù vari (che poi non è vero, come giustamente scrivi), o meglio ricercati, perfettamente bilanciati e ricchi di sapori o cotture “insolite” (quando cotti), noi mamme siamo autorizzate a propinare a cuor leggero a cena pasta all’olio e bistecchina tutte le sere, purché accompagnata da una qualche verdura (frutta gìa la danno al pasto ed a merenda), possibilmente sempre la stessa, ovvero la più amata dai suddetti pargoli. Ole’!
    P.s. Mio figlio grande è uno di quei rarissimi casi di amanti di broccoli, cavolo verza, cavolfiore ecc…però lo mangia rigorosamente sconditi, freddi e dopo che sono stati cotti al vapore. Dunque, quelli della scuola, gli fanno schifo. E io posso darglieli al vapore scondito tutta contenta!
    P.s. Bis : ai miei tempi i menù erano molto più basici e ripetitivi ma, lo confesso, le polpette, il risotto e la pasta al sugo, in teoria perfetti, facevano talmente schifo per come cotti e per le materie prime usate che finivano nella spazzatura esattamente come le portate dei menù moderni!

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      Maddalena Capra Lebout

      Ho un futuro come correttrice di bozze, ti ho sanato tutti i refusi come da tue indicazioni (mai mi sarei permessa di farlo di mio). 🙂 Comunque mi hai fatta ridere e sottoscrivo: anche noi cadiamo felicemente nello stesso ragionamento: ok, il pasto sano l’hai già fatto… stasera pizza / pasta / nuggets di pollo… o quelle 3 cose in croce che mettano d’accordo tutti e tre i figli (quasi impossibile)! Esattamente come te 😉 (Anche se l’idea dell’Educazione Alimentare alla base della mensa scolastica forse non era proprio questa!).

  4. mamma avvocato

    Uffi, quanti errori mi sono usciti!correggo: “(che poi non è vero..)”;”autorizzate a propinare a cuor leggero…”;”bistecchina tutte le sere…”; “il risotto e la pasta al sugo…” ECC.

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