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Altre Verità

L’equivoco

Comincia a scrutare, se viene a piedi, col motorino, se ha quella giacchetta di pelle, oppure la felpa rossa che di solito lega storta in vita, così bassa da arrivargli a mezza coscia. Vorrebbe il coraggio di una sigaretta, mettere le mani da qualche parte, invece se le passa due volte, tre, sulla maglia, sgualcendola un po’.
Fa due passi verso le vetrine, le servono a controllare capelli e mise, quelle sue gambe scolorite che scappano dai jeans. Ogni minuto che passa la bellezza si sfianca, ero migliore appena uscita, fallo arrivare, dice a un dio che non ha.
E finalmente è lui.