Maternità

L’appuntamento

C’è stato un tempo in cui Mathias e io stavamo lontani.
Conoscevo gli aeroporti. Conoscevo la sua casa a Parigi. Le sue cose, solitarie, negli armadi. Gli oggetti obbedienti al suo ordine (opinabile) da single. La sua voce al telefono, la sera, mentre stirava davanti alla tv.
C’era messenger, le mail. Ma, più di tutto, c’erano il pensiero e l’attesa: una canzone senza pause che mi seguiva ovunque, si accodava alle canzoni vere, le nostre, nate al Trocadéro davanti alla Tour Eiffel, nel suo salotto, per le strade, nel mio monolocale. S’infilava negli abiti che indossavo, nelle cene solitarie, nell’autobus per andare in ufficio. Si arrampicava sul calendario, un giorno dopo l’altro, paziente, fremente. Finché il nostro tempo arrivava.
Allora sceglievo il vestito più bello, mi preparavo, mi truccavo con l’attenzione vibrante di una mano agitata. E andavo ad aspettarlo in aeroporto.
Erano le sole occasioni, in vita mia, in cui fossi in anticipo. Controllavo i tabelloni, mi cercavo un posto tra la folla, una postazione che mi piacesse, da cui restare indisturbata, nel fiume della gente, a guardare le porte scorrevoli. Appesa a quel tempo come una marionetta.
Poi lo vedevo, diradare la moltitudine, sbiadire l’intorno, e mi saliva in volto un sorriso morbido, come un volo di piuma.

Tra poche ore cercherò mia figlia sul monitor di un’ecografia.
In mezzo al brusio di tutti quei puntini chiaro-scuri, come le teste che affollavano il gate. Nella mia postazione attenta, gli occhi che scrutano, scavano, inseguono.
Ho messo il vestito più bello, mi sono truccata con cura celebrativa. Ho aspettato questo giorno tenendola dentro, come un pensiero: una distanza senza spazio.
Poi la vedrò spuntare fuori, salire a galla dal buio: rassicurarmi con quello sfarfallare di cuore, muovere le mani come lui che salutava. Far volare, sul viso e intorno, altre piume.
Allora sarà come quei giorni, quelle sere, che addomesticando il tempo ci riempivamo come un bisogno.

Qualcosa di nuovo?
Ti avviso io: a caso, quando capita, una vetrina degli ultimi post!

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