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In evidenzaMaternità

Chi di noi

Chi di noi non si è accovacciata un giorno accanto a un figlio sperando di sparirci dentro?
Perché sappiamo bene che il nostro centro è dentro di noi e non fuori, sappiamo che un bambino non può contenerci per intero né sarebbe giusto. Sappiamo che siamo madri e siamo forti e si dice anche fragili però che diamine noi fragili non possiamo mai esserlo. Sappiamo e non vorremmo mai che un figlio ci raccolga.
Eppure chi di noi non ha sperato, una notte, di potersi rannicchiare tutta quanta in quell’odore, in quelle poche spanne

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In evidenzaIntermezzi

Troppo

Non sono solo le fragilità e i difetti, che fatichiamo a integrare: il «troppo» è ancora più difficile da integrare, perché non suscita compassione negli altri, e quindi nemmeno in noi. Non siamo abituati a perdonare e accogliere il troppo. Siamo abituati, fin da piccoli, a confortare e rassicurare per il «poco»

I beffardiIn evidenza

Il (dis)piacere del tè

SALVIFICO NEI MALANNI E NEGLI OSPEDALI. IL MUST DI CHI NON È IN SALUTE
Il tè. Che puoi metterci il latte anziché il limone l’ho accettato tardi. In ogni caso la broda risultante non ha la purezza dell’acqua né il gusto ricco del latte.

Come è nato questo libro

Di solito uso il blog, ma non potevo, aspettavo di capire che direzione avrebbe preso la mia vita. Ho scritto anche quando stavo male, ho scritto perché dovevo correre dietro ai fatti. Finché è stato chiaro. Allora è diventato urgente.

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Il cuore pieno di latte

Quello che resta non è solo nei loro corpi cresciuti, non è solo tutte le occasioni in cui il seno li ha calmati, rassicurati, amati. Quello che resta è un intreccio emotivo, fili di loro e di una madre. Grata alla vita, al corpo, alla natura: a quel cuore che le saliva agli occhi, ogni volta. E resta pieno di latte